Nel settore delle transazioni commerciali la crisi economica in atto può essere uno spunto per tracciare le direttrici della ripresa. Ne è convinto Andrea Della Rosa, di Della Rosa Studio legale e tributario.
Quali sono le principali novità normative e criticità emerse nel 2020 relativamente al suo settore legale di competenza?
L’emergenza sanitaria ha senz’altro accentuato l’ipertrofia normativa che caratterizza il Paese, ma la reazione legislativa, perlopiù di natura contingente, non ha dato in tutti gli ambiti le risposte attese.
Per ciò che concerne i rapporti e le transazioni tra imprese, la pandemia ha scardinato la solidità dei contratti commerciali, mettendone in crisi il sinallagma.
Si tratta di un settore nel quale più che in altri è mancato un intervento generale e decisivo del legislatore. La mancata previsione di rimedi innovativi attraverso i quali regolare i contratti in essere ha imposto una non facile flessione interpretativa dei rimedi tradizionali della forza maggiore, dell’eccessiva onerosità e dell’impossibilità sopravvenuta. Non a caso, la principale novità in materia è giunta non dal legislatore, ma dalla Suprema Corte che, preso atto dell’inadeguatezza degli strumenti codicistici, si è sforzata di rintracciare un fondamento normativo alla rinegoziazione dei contratti tipica delle hardship clauses di stampo internazionale.
Quali saranno a suo avviso le prossime evoluzioni in ottica 2021?
Il problema dell’instabilità dei contratti, com’era prevedibile, si è amplificato a seguito delle restrizioni di fine anno e pregiudica ora l’aspettativa imprenditoriale sul futuro e la vera ripartenza delle attività.
Le esigenze maggiormente diffuse, in questo ambito, sono quelle di rivedere le clausole contrattuali dei negozi in essere e di redigere regolamenti convenzionali più consapevoli e cautelativi per i contratti di futura conclusione. Si tratta di esigenze trasversali: dalle Newco alla gestione della crisi d’impresa, l’urgenza sarà dettata dalla ricerca di soluzioni innovative basate sull’interesse alla contrattazione, e in questo contesto l’assistenza legale avrà un peso fondamentale.
La condizione di crisi generalizzata offre, sul punto, uno spunto di riflessione. Tanto che vada ridisciplinato il rapporto contrattuale in essere, quanto che ne vada avviato uno ex novo, nell’attuale stato di incertezza sul futuro le migliori soluzioni dovranno ispirarsi alla filosofia propria delle ristrutturazioni aziendali, anteponendo l’interesse economico, anche in termini potenziali, all’incasso effettivo. In quest’ottica, certamente non percorribile da tutte le realtà d’impresa, rivedere i contratti significherà credere nella ripartenza, introducendo clausole che generino un vantaggio competitivo, anche a costo di stralciare i crediti pregressi. Rinegoziazione e riprogrammazione d’interesse saranno gli ingredienti delle nuove regolamentazioni contrattuali.