Il coronavirus ha messo a dura prova la stabilità delle famiglie, soprattutto in presenza di coppie separate con figli minori. A cinquant’anni dall’introduzione della legge sul divorzio, restano ancora molte le criticità e i punti da chiarire, mentre spetta all’avvocato mediare tra legge e psiche. Ne parla Stefano Grolla, fondatore dell’omonimo Studio Legale.
Quali sono le principali novità normative e criticità emerse nel 2020 relativamente al diritto di famiglia?
L’anno 2020 verrà ricordato come l’anno del Covid-19 e dei Dpcm. La fine del 2019 guardava speranzosa al 2020 come l’anno della svolta economica mondiale, del consolidamento finanziario dopo un periodo di crescita di molte realtà economico – produttive, anche le Borse mondiali correvano! Poi però, in un istante, tutto è cambiato con l’arrivo della pandemia. In tema di diritto di famiglia si è dovuto affrontare una legislazione emergenziale, con particolare riferimento alla gestione delle coppie separate con figli minori: non molto hanno fatto le istituzioni per questa fascia di cittadini, che sono arrivati a doversi gestire a livello territoriale con esito estremamente disomogeneo. È poi passato in sordina il cinquantesimo anniversario della legge n. 898 del 1° Dicembre 1970, la Legge sul Divorzio. A ciò ha sopperito la Suprema Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 22604 del 16 Ottobre 2020, ricordandoci che anche tale legge va “svecchiata” in relazione ai nuovi stili di vita dei cittadini. Cade così un granitico concetto di “convivenza more uxorio” per lasciare spazio ad una visione più moderna della coppia, cioè quella “riconosciuta dalla collettività”. I coniugi divorziati dovranno prestare particolare attenzione ai “social media” e a come costruiscono la loro identità virtuale in rete, poiché nel 2021 si confermerà il trend crescente che ha visto dare ampio spazio,
negli ultimi tempi, alla professione dell’investigatore privato.
Quali sono dunque le prospettive per il 2021 in tema di diritto di famiglia?
Grandi novità e contenziosi per i divorziati, criticità nella gestione emergenziale delle coppie separate, ex coniugi ed ex conviventi, che stanno combattendo la dura battaglia per l’affido dei figli minori e per l’organizzazione della loro quotidianità in questo nuovo e diverso equilibrio familiare. Rilevo inoltre, in visione prospettica per il nuovo anno, come nei giorni scorsi sia stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che regola le specializzazioni forensi: il diritto di famiglia è stato raggruppato nell’ambito del “Diritto alla persona delle relazioni familiari e dei minorenni”. Inoltre, si pensi alle interconnessioni del diritto di famiglia: diritto civile, diritto penale, diritto dei minori. È necessario quindi un approccio multidisciplinare alla materia con un occhio di riguardo alla sinergia tra diritto e psicologia. Prevedere evoluzioni del diritto di famiglia e della professione forense sembrerebbe azzardato, navighiamo a vista, l’approccio giuridico con il cliente in sinergia con quello psicologico-forense sarà un “plus” fondamentale nell’ottica di un nuovo ruolo dell’avvocato, sì specializzato, ma sinergico e multitasking!