Era l’inizio degli anni 2000. La comunicazione degli studi legali era agli albori e l’editoria specializzata anche.
Cominciò da subito a scatenarsi una guerra tra giornalisti ed editori del ramo legal: la pubblicazione delle notizie sugli studi legali in anteprima, che fosse un’operazione, una promozione interna o altro.
Questa “corsa all’anteprima” è diventata negli anni un’ossessione per alcuni editori specializzati, legati alle vecchie logiche di inizio secolo: vince chi per primo pubblica sui social i comunicati che arrivano dagli studi legali.
Una guerra a chi applaude per primo, in pratica. A volte, però, la fretta può diventare un’arma a doppio taglio e si rischia di prendere il classico “granchio”, giornalisticamente parlando.
È successo nei giorni scorsi, con il giro di nomine che ha coinvolto Dla Piper: un vortice che, sul canale linkedIn di un sito specializzato, ha portato Nino Lombardo da senior partner a managing partner dello studio, al posto del legittimo incaricato Wolf Micheal Kühne. La gara all’applauso, in questo caso, ha portato più di qualche fischio.