Gi Group, focus su m&a e digitalizzazione

In uno degli anni più bui per l’economia mondiale, Gi Group, multinazionale italiana del lavoro, non frena il piano di espansione dei servizi a livello globale e accelera sulla digitalizzazione.

In uno degli anni più bui per l’economia mondiale, Gi Group, multinazionale italiana del lavoro, non frena il piano di espansione dei servizi a livello globale e accelera sulla digitalizzazione. Centrale è il ruolo dell’ufficio legale, impegnato nel supporto al business, nella gestione delle spese legali esterne e nella sicurezza informatica. Ne parla a Le Fonti Legal Dario Dell’Osa, general counsel.

In che modo l’emergenza sanitaria ha impattato nell’offerta dei vostri servizi?
L’emergenza sanitaria ha, di fatto, accelerato un percorso di digitalizzazione dei servizi offerti che era già in corso da tempo. Siamo riusciti a sviluppare il portale “myGiGroup” con tutti i nostri servizi per clienti, candidati e lavoratori. Attraverso l’utilizzo del portale è possibile infatti svolgere in autonomia una serie di attività che prima erano possibili soltanto recandosi presso le filiali presenti sul territorio. Il portale consente l’accesso a tutti i servizi offerti in qualsiasi momento e da qualsiasi dispositivo. In quest’ottica, gran parte dei servizi sono stati presentati e offerti con successo “a distanza”, grazie alla capacità di adattamento di tutti i dipendenti del gruppo che hanno sviluppato un vero e proprio mindset digitale. Il Gruppo è cresciuto grazie alla capacità di creare valore su settori come il medicale, la logistica o la Gdo, oltre che nel settore della formazione a distanza.

In questo ultimo difficile anno, come è cambiato il lavoro dell’ ufficio legale?
Posso dire che l’ufficio legale era già preparato ad affrontare, seppur in modo parziale, il lavoro “a distanza”. Lavorando in una multinazionale presente in 30 paesi nel mondo, siamo abituati a relazionarci e ad offrire i nostri servizi legali a colleghi sparsi in tutto il mondo. La modalità “smart” ci ha avvantaggiato nella gestione del “fuso orario”, avendo colleghi più propensi ad interagire in orari diversi da quelli “ordinari”.
La possibilità di lavorare in modalità “smart” era comunque già presente anche prima della pandemia, poiché era stata data la possibilità ai colleghi della funzione legale di scegliere liberamente di lavorare da casa un giorno a settimana. In termini generali è aumentato il carico di lavoro, necessario a fornire costante supporto al business globale e finalizzato a comprendere ed affrontare al meglio i cambiamenti normativi legati all’emergenza epidemiologica. Per esempio, siamo stati di supporto alla redazione del piano di Business Continuity Plan interno, fondamentale per assicurare ai nostri clienti e lavoratori, la piena continuità di tutti i servizi aziendali. Abbiamo, inoltre, approfondito le tematiche relative allo scambio di informazioni e tutto quello che riguarda la cyber security. Abbiamo, da ultimo, sviluppato una maggiore internazionalizzazione dei servizi legali a livello globale, razionalizzandone i costi, dovuti anche alle necessarie limitazioni a livello di budget.
Maggiore attenzione è poi stata anche riservata alle spese dei legali esterni, per esempio attraverso l’introduzione della procedura di beauty contest per le law firms da scegliere per supportarci nelle operazioni di m&a.

A livello organizzativo come state gestendo l’attuale fase di ripartenza?
Durante questa fase di ripartenza, internamente stiamo acquisendo sempre più consapevolezza della necessità di flessibilità e di riorganizzazione del lavoro (attraverso l’aumento del numero di giorni di smartworking settimanali e, a partire da settembre 2021, la prenotazione degli spazi aziendali utilizzando una apposita applicazione che consentirà la necessaria turnazione sulle scrivanie per garantire il distanziamento). Stiamo, inoltre, continuando a crescere a livello globale, tramite specifiche operazioni di m&a, per aumentare il numero dei Paesi in cui offrire i nostri servizi direttamente, proseguendo la strategia adottata negli ultimi anni e mai abbandonata anche durante la pandemia. Per questo motivo l’ufficio legale è sempre più focalizzato ad essere un importante interlocutore per il business, necessario a garantire la compliance aziendale in un contesto sempre più dinamico e in via di espansione.

A settembre scorso avete acquisito una partecipazione di controllo in Work Service. Quale è stato il ruolo dell’ufficio legale in questa operazione? Avete in cantiere altre acquisizioni per il 2021?
Ho partecipato in prima persona all’acquisizione della partecipazione di controllo in Work Service, società Polacca quotata sulla borsa di Varsavia. È stata una acquisizione complessa ma professionalmente molto interessante, dove l’ufficio legale ha avuto un ruolo fondamentale essendo parte attiva nel team di m&a di GI Group. Sul proseguo delle acquisizioni nel 2021, abbiamo appena terminato l’acquisizione di Jobtome, società svizzera che svolge l’attività di “job aggregator”. Con questa acquisizione abbiamo ritenuto prioritaria l’esigenza di assicurare un matching tra domanda e offerta di lavoro sempre più efficace ed efficiente e la capacità di essere attrattivi nei confronti dei candidati, soprattutto in un momento storico come questo caratterizzato dalla digital transformation. Siamo, inoltre, nella fase conclusiva di un’altra importante acquisizione in Europa (che si concluderà a breve), la quale ci consentirà di rafforzare notevolmente la nostra presenza e quota di mercato nel settore specifico che rappresenta il core business dell’azienda. L’attività di m&a continuerà nel 2021 focalizzandosi a rafforzare la presenza prima in Europa e poi nel resto del mondo.

A suo giudizio, quali sfide dovranno affrontare i legali di impresa nei prossimi mesi?
Una delle sfide più grandi sarà quella di acquisire sempre più competenze manageriali, oltre che tecniche, dovute alla digital transformation, supportando le scelte del business senza ostacolarlo, pur razionalizzando ed efficientando i costi legali. Il contributo dell’ufficio legale in un Gruppo internazionale come Gi Group è determinante, per consentire al business di raggiungere i propri obiettivi. Noi legali “globali” abbiamo una visione di insieme, che ci consente di dare un supporto omogeneo e costante alle Countries. Per quanto riguarda il nostro Gruppo, la crescita negli ultimi anni è stata esponenziale. L’ufficio legale è già stato organizzato creando competenze specialistiche (compliance, corporate, M&A, privacy, diritto del lavoro), tra le quali vi sono ottime sinergie. La sfida più grande sarà quella di far crescere queste competenze e queste sinergie anche a livello globale, affinché l’ufficio legale centrale possa fungere sempre di più da punto nevralgico per tutte le società del gruppo, anche quelle in cui non vi sono legali interni. In quest’ottica, l’interazione tra legali del Gruppo basati in tutto il mondo sarà basilare e sicuramente la maggiore digitalizzazione implementata durante la pandemia costituirà un vantaggio.

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