Dal subappalto a cascata alle clausole di revisione prezzi. Paolo Segalerba, fondatore di Segalerba Studio Legale, spiega quelle che a suo avviso sono le principali novità introdotte con la riforma del codice degli appalti e le attività dello Studio in questo campo.
A suo avviso da cosa è nata l’esigenza di riformare la normativa?
Può ravvisarsi un intento di semplificazione e razionalizzazione di talune procedure, tra cui quelle rientranti nel partenariato pubblico privato, oltre che il superamento della dicotomia, accolta nel precedente impianto normativo per quel che attiene all’attuazione delle disposizioni del codice, tra normazione rigida e flessibile, che aveva dato luogo a diverse criticità in fase applicativa.
Qual è, fra tutte, la novità che secondo lei impatterà maggiormente nel settore appalti?
Per quel che riguarda i requisiti generali di qualificazione in relazione alle procedure ad evidenza pubblica, sono state recepite, seppure con persistenti margini discrezionalità nelle valutazioni rimesse alle stazioni appaltanti, le indicazioni mosse dall’ANAC nell’Atto di segnalazione n. 3 del 27.07.2022, nel senso di introdurre un’elencazione tassativa delle fattispecie escludenti, in puntuale attuazione del criterio direttivo posto all’art. 1, comma 2, lett. I) dalla Legge delega per la riforma del codice dei contratti pubblici (Legge 21 giugno 2022, n. 78), nel senso della razionalizzazione e semplificazione delle cause di esclusione, al fine di rendere le regole di partecipazione chiare e certe: la tendenza, progressivamente emersa nella fase applicativa del D.lgs n. 50/2016, era infatti nel senso della progressivo allontanamento della causa espulsiva del cosidetto “grave illecito professionale” dal paradigma legale, sino a sconfinare nel terreno assai viscoso dell’atipicità.
Un tema assolutamente innovativo è dato poi dall’allargamento delle maglie del subappalto, con l’introduzione del subappalto a cascata, il cui ricorso può essere limitato solamente con apposita previsione contenuta nel bando, al ricorrere di particolari condizioni legate alle caratteristiche dell’appalto, o al contesto in cui esso opera.
Va poi segnalata, nell’attuale momento storico di significativo aumento dei prezzi dei materiali da costruzione, e dei fattori della produzione, la previsione dell’obbligatorio inserimento, già a partire dai documenti di gara iniziali delle procedure di affidamento, di clausole di revisione prezzi.
Che tipo di consulenza offre la sua realtà in tema di appalti?
L’attività dello studio si esplica sia in fase di gara che esecutiva, per pubbliche amministrazioni, società partecipate, imprese operanti nell’ambito dei lavori, servizi e forniture, nonché a favore professionisti nel settore dei servizi di ingegneria.
All’interno di alcune tra le imprese assistite nelle materie considerate, oltre che per conto di diversi ordini professionali, viene altresì curata la formazione dei tecnici e del personale.