Determinare un buon punto di incontro tra le esigenze produttive e le esigenze dei lavoratori: lo afferma Maurizio Brun, founder di BrunLegal Studio Legale.
Quali sono a suo avviso le principali novità che riguarderanno il settore Lavoro nel corso dell’anno?
Le principali novità del 2023 saranno volte a favorire un incremento della produttività delle imprese, mediante un abbattimento del costo del lavoro, al fine di compensare l’aumento esponenziale dei costi dell’energia e delle materie prime, determinato dall’attuale congiuntura geopolitica. A tal fine, occorrerà mettere in campo delle agevolazioni generalizzate per le nuove assunzioni – in parte già previste nella Legge di Bilancio 2023, ma rivolte ad una platea di lavoratori ancora troppo ristretta – oltre all’effettiva attuazione di misure di flessibilità, quali ad esempio gli accordi in deroga ex L. n. 148/2011, che mediante l’incontro tra azienda e sindacati, possano rispondere alle effettive esigenze del settore produttivo di riferimento.
Quali sfide attenderanno i giuslavoristi nel 2023?
In tale prospettiva, una delle principali sfide sarà affiancare le aziende nell’implementazione degli strumenti esistenti di gestione del personale, che nell’ottica di un’impresa 4.0, ovvero sotto la forte spinta di digitalizzazione che sta caratterizzando l’attuale mercato produttivo, possano determinare un buon punto di incontro tra le esigenze produttive e le esigenze dei lavoratori.