Il Bundestag tedesco ha recentemente approvato una legge che vieta ai gruppi antiabortisti di avvicinarsi a consultori e cliniche. Questa norma, nota come legge contro le «molestie sui marciapiedi», impone ai pro-life di mantenere una distanza di almeno 100 metri da queste strutture, evitando di ostacolare il personale sanitario e di esercitare pressione sulle donne incinte. Le violazioni sono punibili con sanzioni fino a 5.000 euro.
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Nuova legge in Germania per i diritti delle donne
La legge ha ricevuto un ampio sostegno politico, con opposizioni provenienti principalmente dall’Unione Cristiano-Democratica (CDU) e dal partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD). La Ministra per la Famiglia, Lisa Paus, ha sottolineato l’importanza di questa normativa, definendola un «passo fondamentale nel rafforzamento dei diritti delle donne».
Questa decisione tedesca si pone in netto contrasto con la situazione italiana. Il 23 aprile scorso, il Senato italiano ha approvato un emendamento che rafforza l’accesso delle associazioni antiabortiste nei consultori, proposto da Lorenzo Malagola di Fratelli d’Italia. Questo emendamento è incluso nel decreto legge 19/2024, che assegna fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza anche a tali associazioni.
Dichiarazioni Politiche
Katja Mast, rappresentante del Partito Socialdemocratico di Germania (SPD), ha dichiarato al Bundestag che le molestie davanti ai consultori sono un problema diffuso e persistente. «Esiste solo una parte in questo scontro, ed è quella delle donne colpite», ha affermato. «Con questa legge, stiamo regolamentando una situazione a lungo ignorata».
Non mancano però le critiche. Bettina Margarethe Wiesmann della CDU ha minimizzato il problema, affermando che una «zona cuscinetto» attorno a cliniche e consultori è sproporzionata e limita la libertà di opinione e di riunione. Secondo Wiesmann, «Quello che ritengono un problema non esiste affatto».
Regolamentazione dell’aborto in Germania
L’aborto in Germania è regolato da una legge rigorosa. L’articolo 218 del Codice Penale stabilisce che l’aborto è illegale, ma non è perseguibile se avviene entro la dodicesima settimana di gestazione. Eccezioni sono previste per interruzioni successive a questo termine solo in casi particolari, come problemi di salute del feto o gravi rischi per la madre.
La nuova legge tedesca rappresenta un significativo cambiamento nella protezione dei diritti delle donne e nella regolamentazione delle proteste antiabortiste. In un contesto internazionale in cui i diritti riproduttivi sono sempre più al centro del dibattito politico, questa normativa potrebbe diventare un modello per altri Paesi.
