Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello di Agenzia Dire per ottenere l’annullamento dell’aggiudicazione disposta in favore dell’Agenzia Adnkronos
Il Consiglio di Stato, Sezione Quinta, con la sentenza n. 824/2019, ha respinto l’appello presentato dall’Agenzia Dire per ottenere l’annullamento dell’aggiudicazione disposta in favore dell’Agenzia Adnkronos – assistita dallo Studio Legale Lipani Catricalà & Partners – di uno dei lotti principali della gara per la fornitura dei servizi giornalistici delle agenzie di stampa al Governo e alla Pubblica Amministrazione, indetta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’Agenzia Dire aveva presentato domanda di partecipazione al lotto 1 della procedura, di valore a base d’asta pari ad € 4.400.000,00 per i primi sei mesi del servizio, rinnovabili per altri trenta mesi sino ad un importo complessivo triennale di € 26.400.000,00, classificandosi al primo posto della graduatoria.
Essendo stata, successivamente, esclusa dalla gara con provvedimento del 6 marzo 2018, l’Agenzia Dire aveva promosso un primo ricorso, respinto dal Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio.
La decisione del Consiglio di Stato ha confermato in via definitiva la correttezza del provvedimento di esclusione dell’Agenzia Dire e della conseguente aggiudicazione in favore di Adnkronos, rilevando, altresì, in accoglimento di un’apposita eccezione dedotta dalla stessa Adnkronos, l’inammissibilità del ricorso di primo grado per mancata impugnazione del Disciplinare di gara.
Adnkronos è stata rappresenta dinanzi al Consiglio di Stato dallo Studio Legale Lipani Catricalà & Partners, con un team composto da Antonio Catricalà, Damiano Lipani, Francesca Sbrana e Fabio Baglivo.