DLA Piper: un convegno in Senato per parlare di “soffitto di cristallo” e governance femminile

LAW – Leadership Alliance for Women – gruppo di lavoro che punta a formare, trattenere e promuovere la leadership dei talenti femminili, nato da una iniziativa di professioniste dello Studio DLA Piper, il principale studio legale internazionale presente in Italia – ha organizzato oggi a Roma, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, Senato della Repubblica, l’incontro “Il Soffitto di Cristallo”.

Obiettivo del seminario è stato analizzare le motivazioni di quelle barriere, all’apparenza invisibili, che ostacolano l’avanzamento di carriera delle donne.

Gli ultimi dati ISTAT, infatti, indicano che appena il 15,9% delle donne ricopre ruoli manageriali; un gender gap diffuso che interessa tutta la società: dalla politica alla corporate governance, dagli studi professionali all’entertainment, dimostrando che la parità di genere ai vertici è ancora molto lontana.

La proposta di LAW è stata, quindi, quella di guardare al domani: che cosa possiamo fare per colmare questo divario e consolidare la presenza di donne in posizione apicale?

La conferenza è stata organizzata grazie al lavoro delle Partner DLA Piper e fondatrici di LAW Italia Raffaella Quintana, Carmen Chierchia ed Elisa Panella.

Insieme a loro hanno discusso di tematiche relativa al mondo femminile Giampiero Falasca, Partner DLA Piper, Alessandra Santacroce, Delegata VALORE D e Presidente della Fondazione IBM Italia nonchè Direttore relazioni istituzionali di IBM e Filomena Frassino, Co – responsabile Task Force Donne al Quadrato e Consigliere Assiom Forex. Inoltre, tramite un video messaggio, ha partecipato anche Linda Laura Sabbadini, Dirigente Generale del Dipartimento per le Statistiche Sociali e Ambientali dell’ISTAT .

La disparità retributiva tra i generi è sempre più spesso sotto i riflettori, con ricerche che riportano dati anche eclatanti, che dimostrano come sia ancora un problema globale, indipendentemente dal livello di sviluppo dei paesi considerati – dichiara Raffaella Quintana, Partner DLA Piper – L’Eurostat ha riscontrato come le donne siano attualmente pagate in media il 16% in meno rispetto agli uomini in Europa. e l’ultimo Gender Gap Report del World Economic Forum colloca l’Italia al 17^ posto su 20, nella classifica relativa ai paesi dell’Europa Occidentale, meglio solo di Grecia, Cipro e Malta. Ma non solo divario retributivo…tutte le ricerche indicano come le donne siano ancora troppo poche nelle posizioni di vertice delle organizzazioni, e che fanno molta fatica ad arrivare a ricoprire posizioni apicali e di responsabilità. E questo nonostante il gap di competenze sia stato colmato e, anzi, sia spesso a favore delle donne. A parte lo stereotipo della donna, moglie e madre, incompatibile con l’essere anche una brava manager, su cui sicuramente c’è ancora da lavorare, sembra proprio essere il ruolo che di fatto la nostra società assegna alle donne nelle cure familiari e nella ‘economia domestica’ il fattore determinante che tiene le donne in posizione di non compiuta parità. Ed allora, l’invito a tutti è a cercare insieme soluzioni concrete, efficaci a rimuovere questo ostacolo…non più ‘donne manager’, che agiscano come uomini, ma esattamente il contrario…manager che si fanno carico anche delle incombenze familiari! Questa è la strada che tutte le ricerche sul tema indicano, se veramente si vorrà risolvere il problema, a parte i proclami di principio. Il nostro Studio, anche con iniziative come LAW, crede fermamente in questo approccio ed è impegnato attivamente per fare dei passi in avanti concreti”.

“La sproporzione uomo – donna è evidente in qualsiasi contesto lavorativo: le donne arrivano fino a un certo livello, si fermano a posizioni di middle-management ma poi faticano a raggiugere i ruoli apicali, rimanendo in una sorta di limbo. – afferma Carmen Chierchia, Partner DLA Piper – In DLA Piper, attraverso LAW, lavoriamo contro quelle che sono le discriminazioni di ogni tipo, tanto che potremmo definire LAW uno strumento di valorizzazione delle diversità. Per esempio, in questi anni, abbiamo organizzato incontri di psicoterapia per capire quali siano i paletti che le donne si impongono addirittura autonomamente, e che non permettono loro di procedere nella carriera. Come LAW, abbiamo guardato sempre più in alto, ma ci siamo guardate anche indietro per dare valore e cultura a ciò che facciamo. Se noi donne di oggi siamo qui a esercitare determinati diritti lo dobbiamo a lotte combattute in passato, e questo deve valere anche per il futuro, anche noi oggi dobbiamo fare qualcosa per cui un giorno, le donne di domani, ci ringrazieranno”.

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