“Avevamo chiesto con un apposito emendamento al “Cura Italia” di poter affiancare patronati e soggetti beneficiari nelle operazioni di invio delle richieste per il bonus da 600 euro in modo tale da poter effettuare un invio massivo e non singolo che avrebbe ridotto drasticamente il numero di accessi al sito dell’Inps”.
Lo afferma il Consiglio nazionale dei commercialisti, nella persona del delegato all’area lavoro, Roberto Cunsolo. “Lo avevamo detto: per questo appuntamento serviva uno sforzo straordinario per il quale i commercialisti si erano messi a disposizione. Ci è stato detto inspiegabilmente di no, ma oggi è chiaro che la nostra proposta sarebbe stata estremamente utile al sistema. Per questo ci auguriamo che il Governo ci ripensi”.
Soddisfazione, invece, da parte dei consulenti del lavoro, nel prendere atto della decisione dell’Inps di riservare ai consulenti del lavoro l’accesso al sito web dell’Istituto di previdenza sociale tutti i giorni, dalle ore 08.00 alle ore 16.00, concedendo così la possibilità di agevolare l’invio delle istanze per richiedere gli ammortizzatori sociali, previsti dal decreto legge n.18/2020 per sostenere lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid19. “La categoria accoglie, peraltro, con altrettanta soddisfazione, l’apertura ai consulenti del lavoro della possibilità di richiedere, quali intermediari abilitati, l’indennità una tantum di sostegno al reddito, del valore di 600 euro, introdotta dal decreto “Cura Italia” per il mese di marzo, in favore di alcune categorie di lavoratori autonomi, liberi professionisti, collaboratori coordinati e continuativi e lavoratori subordinati, le cui attività sono state colpite dell’emergenza epidemiologica”, conclude la nota dei consulenti del lavoro.