Bimbo annegato a Bosco Mesola (FE), assolta la madre assistita dall’avv. Gianni Ricciuti

Il caso dell'annegamento in piscina del piccolo Maximiliano si è chiuso con l'assoluzione della madre. La donna era assistita dal'avv. Ricciuti.
Gianni Ricciuti

Lo scorso 10 aprile 2024 si è chiuso, in via definitiva, il processo che vedeva come imputata Veronica Romanelli, madre di Maximiliano Grandi, il bambino di appena 4 anni morto annegato nella piscina dell’agriturismo Ca’ Laura di Bosco Mesola.

La vicenda ha attirato l’attenzione della stampa per i suoi risvolti giudiziari. Dopo tre anni dal fatto, la madre ha ottenuto la sentenza di assoluzione da parte del giudice Giovanni Solinas. La donna è stata assistita dall’avvocato Gianni Ricciuti

“Una grande soddisfazione professionale che non mitiga la grande sofferenza che la mamma ha patito e patirà per tutta la sua vita. Almeno con questa sentenza saprà di non essere responsabile per la legge italiana della morte del figlio”.

Queste le parole dell’avv. Ricciuti a commento della sentenza di assoluzione.

Il caso del bimbo annegato a Bosco Mesola: cosa ha stabilito la sentenza

A tre anni e mezzo dal giorno della morte del piccolo Maximiliano, per Veronica Romanelli si è chiuso un terribile cerchio. Il pm Stefano Longhi ha concluso la sua requisitoria chiedendo il minimo della pena, cioè 4 mesi di reclusione per omessa vigilanza del minore.

“Se la fonte del pericolo è tale per cui la morte può intervenire in poche decine di secondi, non posso perdere di vista mio figlio nemmeno per un secondo. L’attenzione deve essere massima. C’è stata una disattenzione nella vigilanza del bimbo che deve essere sanzionata”.

Nel difendere la sua assistita, l’avvocato Gianni Ricciuti ha ripercorso tutti gli elementi emersi durante il processo, mettendo in luce tempi, consulenze e testimonianze. Poi ha evidenziato quanto sarebbe stato breve il lasso di tempo in cui il bambino è sfuggito all’attenzione della madre, pochi attimi che sono bastati a consumare il tragico incidente.

Un periodo di tempo troppo breve per “condannare una madre che sta già scontando una pena per il resto della sua vita”. Da qui la sentenza di assoluzione per Veronica Romanelli.

Chi è l’avvocato Gianni Ricciuti

A curare la difesa della madre della giovane vittima è stato l’avvocato cassazionista Gianni Ricciuti, iscritto all’Ordine Forense di Ferrara. Ricciuti ricopre diversi incarichi di prestigio, tra cui Conciliatore regionale delle Poste Italiane per i consumatori, rappresentante di sede dell’associazione dei consumatori Movimento Difesa del Cittadino, presidente del collegio dei Probiviri e relatore e moderatore in diversi convegni e congressi nazionali ed internazionali.

Inoltre l’avv. Ricciuti è stato chiamato in Parlamento dalla Commissione Trasporti per relazionare sulle problematiche legali dei passeggeri e convocato dal Ministero del Turismo per un parere su di una Direttiva del Parlamento Europeo a modifica dei pacchetti turistici.

Ricciuti è anche autore di diverse pubblicazioni scientifiche:

  • “Falsità ideologica negli accertamenti di invalidità: le linee difensive” (Edizioni Essebiemme 2005)
  • “Colpa professionale e diffamazione a mezzo stampa” (Edizioni M.S. 2006)
  • estratti di “Relazione annuale sullo stato dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani” (Autoridsu, Regione Emilia Romagna 2010).
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