Con sentenza pubblicata la scorsa settimana, il Tribunale di Milano ha rigettato tutte le domande, anche risarcitorie, promosse da un distributore contro Hewlett Packard Enterprise e ha confermato la piena validità delle condizioni contrattuali di canale utilizzate da quest’ultima.
Il Tribunale di Milano ha altresì accolto le domande svolte in via riconvenzionale da Hewlett Packard Enterprise, condannando conseguentemente il distributore a pagarle un risarcimento multimilionario in aggiunta alle penali contrattuali.
Nell’accogliere le difese di Hewlett Packard Enterprise, il Tribunale di Milano ha reso un rilevante precedente sia in tema di sottoscrizione digitale di clausole asseritamente vessatorie sia in tema di sistemi di distribuzione verticale, concludendo che tutte le clausole predisposte da Hewlett Patckard Enterprise fossero pienamente valide e conformi alla normativa comunitaria in tema di concorrenza.
Hewlett Packard Enterprise è stata assistita dai suoi legali interni (la responsabile del contenzioso Laura Pavese e il responsabile Investigations/Enforcement Bastian Moritz), che hanno lavorato in team con i professionisti di Cleary Gottlieb: Francesca Gesualdi (in foto), Ferdinando Emanuele, Carlotta Bonanomi e Alice Setari.