Commercialisti: per partite Iva servono misure più coraggiose

“Siamo i primi a predicare realismo e a renderci conto che sospendere versamenti e adempimenti tributari, contributivi e assicurativi, per tutte le attività economiche, per molti mesi, era operazione ardua.

Mai come oggi il Governo opera in situazioni difficilissime e va accompagnato più che criticato. Sulla sospensione dei versamenti, però, si doveva fare di più, a cominciare dallo sblocco della compensazione dei crediti per imposte dirette anche prima della presentazione della dichiarazione, rimuovendo il vincolo introdotto con l’ultima legge di bilancio che, nella situazione d’emergenza in atto, risulta ora del tutto anacronistico ovvero ancora dalla mancata sospensione per le rate in scadenza relativi agli avvisi bonari”. Lo afferma il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani, commentando le anticipazioni di queste ore sul Decreto “Cura Italia”.

“Pur confidando nelle dichiarazioni del Ministro Gualtieri che ha annunciato interventi ulteriori con successivi decreti per estendere le misure a sostegno di imprese e professionisti, è tuttavia evidente”, continua  Miani, “che la grave crisi che sta colpendo gran parte dei titolari di partita IVA, dovuta alle chiusure forzate delle loro attività o alla drastica riduzione del fatturato, avrebbe imposto sin da ora decisioni più coraggiose e di più ampio respiro, anche sotto il profilo temporale”.

 

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