Gli ordini degli avvocati uniscono le forze contro l’emergenza Covid-19.
Inviando al governo un documento di proposte per il sostegno all’avvocatura. Lo hanno messo a punto i presidenti degli ordini degli avvocati di Roma (Anotonino Galletti), di Milano (Vinicio Nardo), di Napoli (Antonio Tafuri), di Palermo (Giovanni Immordino).
Eccole nel dettaglio:
- Accelerazione dei tempi dei pagamenti delle fatture relative ai compensi professionali spettanti ai difensori delle parti ammesse al patrocinio a spese dello Stato e ai difensori di ufficio di imputati irreperibili o insolvibili, con riconoscimento della possibilità, per il difensore che abbia ottenuto la liquidazione, di compensare gli importi vantati con i contributi previdenziali dovuti a Cassa Forense e con diritto da parte della Cassa di recuperare tali importi detraendoli dalle imposte dovute.
- Implementazione del Fondo per il reddito di ultima istanza previsto e disciplinato dall’art. 44 del DL 18/2020 Cura Italia, a sostegno del reddito dei professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria con la sollecita approvazione del regolamento interministeriale (Lavoro/MEF) che ne consenta immediatamente l’accesso.
- Estensione della moratoria sui finanziamenti prevista dall’art. 56 del DL Cura Italia per le PMI anche a beneficio dei professionisti nell’ottica doverosa di un’interpretazione estensiva eurounitaria della medesima disposizione.
- Previsione di un meccanismo di recupero fiscale per il periodo di contrazione dell’attività non svolta a valere sui redditi 2020 (dichiarazione 2021).
- Interventi sul mancato volume di vendita dei servizi professionali parificato a quello che sarà stabilito per gli altri settori produttivi (industria, servizi bancari e altro).
- Eliminazione, almeno per l’anno in corso, del pagamento IRAP.
- Riconoscimento di un credito d’imposta ai locatori degli immobili ad uso studio professionale, attribuendo nell’immediato uno sconto di pari importo nei canoni locatizi pagati dai professionisti-conduttori.
- Previsione per tutti gli avvocati in condizioni di fragilità (per reddito, malattia o età) della fruizione di un importo fisso a titolo di indennità per il periodo di durata dei provvedimenti emergenziali in essere.
- Cessione pro soluto dei crediti che gli Avvocati Italiani hanno nei confronti dello Stato per le prestazioni rese in regime di patrocinio a spese dello Stato e già liquidate, rispristinando il meccanismo dell’anticipazione delle Poste Italiane abolito nel 2006.
- Istituzione di strumenti straordinari di credito agevolati, sia quanto alle condizioni finanziarie sia quanto alla valutazione del rischio, eventualmente anche a sconto dei crediti che gli Avvocati vantino nei confronti dei rispettivi clienti.
- Adozione di misure necessarie di carattere assistenziale a sostegno della genitorialità ed a sostegno degli Avvocati che saranno chiamati ad assistere i familiari colpiti (in via indiretta o diretta) dall’emergenza sanitaria.
- Riduzione dell’aliquota fiscale sugli investimenti a carico della Cassa Forense (26%), parificandola a quella riconosciuta ai fondi pensione (20%) per almeno due anni, in modo da consentire di liberare risorse in favore dell’Avvocatura.
- Riduzione temporanea della garanzia di equilibrio finanziario della gestione previdenziale di Cassa Forense, attualmente demandato a bilanci tecnici riferiti ad un arco temporale di 50 anni (all’art. 24 c. 24 DL 201/2011), per consentire all’Ente di disporre di maggiori risorse da destinare all’assistenza degli avvocati in questo periodo emergenziale.
- Accelerazione dei tempi per l’approvazione da parte dei Ministeri Vigilanti delle modifiche ai regolamenti di Cassa Forense, necessarie per rendere possibile la destinazione di maggiori risorse all’assistenza.
- Defiscalizzazione dei contributi per gli interventi assistenziali di Cassa Forense.
- Attuazione urgente delle varie proposte formulate dall’Associazione degli Enti di Previdenza Privati-ADEPP per fare fronte alle esigenze degli iscritti e immediata operatività dell’intesa sottoscritta tra ADEPP e Cassa Depositi e Prestiti per consentire ai liberi professionisti di beneficiare di uno strumento finanziario in grado di facilitare l’accesso al credito, a costi più bassi, di importo superiore e senza garanzie aggiuntive, tramite il finanziamento garantito dal Fondo PMI.