Gli Avv.ti Delia e Bonetti vincono al TAR Lazio nella causa del concorso bandito dall’INPS per i 365 posti per analisti di processo e per cui sono state presentate circa 25.000 domande di partecipazione.
Santi Delia e Michele Bonetti vincono al TAR Lazio contro l’INPS e annullano gli effetti della seconda prova del maxi concorso per 365 analisti di processo a cui hanno preso parte circa 25.000 candidati.
[auth href=”https://www.lefonti.legal/registrazione/” text=”Per leggere l’intero articolo devi essere un utente registrato.
Clicca qui per registrarti gratis adesso o esegui il login per continuare.”]Il Tar del Lazio infatti, ritenendo fondate le censure avanzate nel ricorso dagli Avv.ti Delia e Bonetti in relazione alla natura dei quesiti contestati, ne ha confermato l’erroneità e, per l’effetto ha ammesso i candidati alle successive prove orali.
L’INPS è stato difeso da Elisabetta Lanzetta, Gaetano De Ruvo e Cherubina Ciriello.
“È fondamentale” – conclude l’Avv. Delia – “anche in ragione del fatto che in questi anni si tornerà ad assumere massicciamente con tali procedure concorsuali, che l’amministrazione riveda immediatamente queste banche dati ed il sistema di selezione perché profondamente lacunoso.”
Clicca qui per registrarti gratis adesso o esegui il login per continuare.”]Il Tar del Lazio infatti, ritenendo fondate le censure avanzate nel ricorso dagli Avv.ti Delia e Bonetti in relazione alla natura dei quesiti contestati, ne ha confermato l’erroneità e, per l’effetto ha ammesso i candidati alle successive prove orali.
L’INPS è stato difeso da Elisabetta Lanzetta, Gaetano De Ruvo e Cherubina Ciriello.
“È fondamentale” – conclude l’Avv. Delia – “anche in ragione del fatto che in questi anni si tornerà ad assumere massicciamente con tali procedure concorsuali, che l’amministrazione riveda immediatamente queste banche dati ed il sistema di selezione perché profondamente lacunoso.”
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