Le indagini effettuate dalla Direzione distrettuale antimafia hanno già portato a quattro arresti e due sospensioni di servizio. Quello che è emerso è un’ampia attività illecita di dossieraggio.
Ma che cos’è il dossieraggio? Ecco cosa significa e in quali termini costituisce reato.
Indice dei contenuti
Che significa dossieraggio: definizione ed etimologia
Il dossieraggio è l’attività di raccolta di informazioni riservate su personaggi noti, da usare a fini di ricatto o screditamento.
Il termine deriva da “dossier“, ovvero cartella, fascicolo, pratica, documentazione, tutti elementi fondamentali nelle attività di dossieraggio. A sua volta dossier deriva dal termine francese “dos“, dorso. “Dossier” è dunque una voce francese, che indica il fascicolo che raccoglie documenti su un tema specifico.
Il termine entra nel vocabolario italiano alla fine dell’Ottocento a seguito dell’affare Dreyfus, secondo quanto stabilito dal linguista Bruno Migliorini. La vicenda francese, che ha poi avuto ampia diffusione a livello internazionale, era nata dalla falsa accusa di spionaggio a favore dei tedeschi da parte di Dreyfus, militare francese di origine ebraica.
Negli anni ’90 il dossier diventa parte sistematica nel sistema del dossieraggio.
Perché il dossieraggio è reato? Ecco quali sono i rischi
Se il dossieraggio consiste nella creazione di un dossier su uno o più personaggi noti, è importante precisare che ad essere illegale non è il dossier, ma il modo in cui esso viene creato. Infatti, al suo interno sono contenute delle informazioni private, utilizzate per fini impropri, quali il ricatto o lo screditamento del soggetto.
Il dossier, dunque, è perfettamente legale, mentre il dossieraggio costituisce un vero e proprio reato.
Il dossieraggio si presenta quindi come un‘attività clandestina. Le informazioni contenute in database istituzionali, come quello dell’Inps o delle banche, o degli archivi regionali, non sono pubbliche ed è vietato accedervi. Non esiste quindi un dossieraggio legale, il dossieraggio è sempre illegale perché è la procedura stessa ad essere impropria.
Tra le accuse della Procura di Milano c’è quella di associazione a delinquere, finalizzata alla consumazione di una serie di reati, tra cui:
- Accesso abusivo al sistema telematico
- Atti di corruzione
- Intercettazione illecita
- Detenzione illecita di apparecchi per le intercettazioni
Chi fa dossieraggio, quindi, commette un reato e i rischi sono onerosi. Chi si introduce in un sistema telematico protetto è punito con la reclusione fino a 3 anni. Se però il reato è commesso da un pubblico ufficiale, gli anni di reclusione salgono a 10, con l’accusa di abuso di potere e violazione dei doveri.
Se le informazioni vengono reperite tramite l’accesso a sistemi telematici di interesse militare o di interesse pubblico, la pena può arrivare fino a 12 anni.
L’inchiesta: in cosa consiste e chi è coinvolto
L’inchiesta sul presunto sistema illecito di dossieraggio attualmente in corso riguarda il sequestro di un grande archivio, principalmente cartaceo, nel garage dell’ex poliziotto Carmine Gallo, amministratore delegato della Equalize.
I vari sequestri hanno poi intaccato un server lituano, a cui si aggiunge tutto il materiale informatico sequestrato nelle case e negli uffici degli indagati.
Le indagini della Procura: coinvolti responsabili della cybersicurezza
L’indagine della Procura di Milano ha portato alla luce un mercato di informazioni private raccolte in modo illecito da banche dati strategiche. Tra gli arruolati, ci sarebbero alcuni appartenenti alle forze di Polizia e della Guardia di Finanza, tecnici informatici e hacker.
Dall’inchiesta emerge anche che alcune delle persone coinvolte erano responsabili della cybersicurezza, ovvero coloro che avrebbero dovuto difendere i dati personali dagli hacker.
Tra gli indagati figura anche Leonardo Maria Del Vecchio, che avrebbe ottenuto informazioni riservate sui fratelli e sulla fidanzata per motivi di eredità.
Le indagini della Procura: oltre 3 milioni di euro incassati
Secondo quanto emerge dall’atto della Procura di Milano, Equalize S.r.l., società di investigazione privata, nei primi mesi del 2023 avrebbe incassato più di 750mila euro. Gli investigatori hanno poi calcolato un presunto incasso di oltre 2,3 milioni di euro in tre anni per la società milanese, e minore per le altre società coinvolte.
La cifra totale ammonterebbe a oltre 3 milioni di euro.
Le indagini della Procura: i riferimenti a Ignazio La Russa e Sergio Mattarella
Tra i personaggi finiti nel mirino degli hacker c’è il Presidente del Senato Ignazio la Russa e suo figlio Geronimo. Dalle indagini sono emersi anche dei riferimenti al Presidente della Repubblica. Secondo quanto riportato dal Corriere, le parole intercettate in riferimento a Sergio Mattarella sarebbero le seguenti: