La Riforma Cartabia in materia di famiglia è esaustiva? Risponde Matteo Ruffinotti dello Studio Legale Ruffinotti & Partners, che sottolinea l’importanza di non vanificarne la portata.
Quali sono le principali novità e su cosa, invece, sarebbe necessario un intervento legislativo?
Obiettivo della riforma Cartabia è quello di accorciare i tempi della giustizia. Potenzialmente siamo di fronte a una riforma epocale le cui novità di rilievo possono essere così riassunte: possibilità di unica domanda per separazione e divorzio, “piano genitoriale” utile al giudice per modulare visite e collocamento dei figli minorenni e l’introduzione del Tribunale della Famiglia. Per quanto possa essere una buona legge ritengo che se non accompagnata da adeguati investimenti e da un significativo aumento del personale all’interno dei Tribunali si potrà correre il rischio vanificare l’intento della legge. Per ciò che attiene un ulteriore intervento Legislativo, ritengo che sia giunto il momento di introdurre la possibilità di stipulare accordi prematrimoniali. Rappresenterebbe un ulteriore passo verso la riduzione del contenzioso.
In che modo la riforma impatterà sul lavoro dei consulenti?
Il diritto di famiglia e dei minori sta evolvendo in maniera molto significativa. Le ultime sentenze in materia stanno contribuendo a modificare radicalmente alcuni usi e principi che resistevano da decenni. L’avvento di questo intervento legislativo concorrerà a rendere necessario per i consulenti un maggior grado di specializzazione nella materia.