Riccardo Acernese, partner dello studio di avvocati e commercialisti LS Lexjus Sinacta, spiega ai microfoni di Tempi Legali le norme inserite nel Decreto Liquidità a favore delle pmi.
“La durata del finanziamento non può essere superiore ai 72 mesi. Quindi di fatto non c’è un termine fisso, ma viene lasciata alla negoziazione tra le parti la definizione del termine di ogni finanziamento. In questo modo, la parte più forte, ovvero la banca, è chiaramente interessata ad accorciare questo termine, rendendo di conseguenza meno interessante per l’impresa l’agevolazione”.
“Una possibilità interessante è data dalla possibilità, per l’impresa, di rinegoziare finanziamenti in essere a condizione che sia concessa nuova finanza per almeno il 10% del debito esistente. Una soluzione che può convenire a entrambe le parti”.