Il Decreto Legislativo n. 87 del 14 giugno 2024 ha riformato il sistema sanzionatorio tributario, amministrativo e penale, modificando le norme sui reati tributari previsti dal D.Lgs. n. 74/2000. La riforma, attuata secondo l’articolo 20 della Legge n. 111/2023, mira a integrare meglio le sanzioni e a considerare l’estinzione del debito tributario per escludere la punibilità e il sequestro preventivo, anche in caso di rateizzazione o procedure conciliative.
Per le imprese in crisi, i reati di omesso versamento di ritenute e IVA non sono punibili se la crisi dipende da cause non imputabili all’autore, come l’insolvenza di terzi o il mancato pagamento da parte delle amministrazioni pubbliche. Inoltre, per l’indebita compensazione di crediti non spettanti, la punibilità è esclusa se vi sono incertezze oggettive sul credito.
Le modifiche introducono anche criteri per la valutazione della tenuità del fatto e armonizzano il sistema sanzionatorio, definendo meglio i crediti inesistenti e non spettanti. Infine, si prevede che sentenze di assoluzione nel processo penale abbiano efficacia nel processo tributario, evitando doppie sanzioni per lo stesso fatto.
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