Il 2021 accelera su finanza digitale e fintech

Superamento della forma scritta per i contratti bancari e finanziari, agevolazioni per la verifica a distanza e informative per la gestione della Brexit nell’ambito dell’intermediazione.

Superamento della forma scritta per i contratti bancari e finanziari, agevolazioni per la verifica a distanza e informative per la gestione della Brexit nell’ambito dell’intermediazione. Sono queste alcune delle maggiori novità che hanno riguardato il banking nell’ultimo anno. A darne un quadro più chiaro e specifico è Marco Zechini, partner per la practice Banking & Financial Regulation di Alma STA.

Quali sono le principali novità normative e criticità emerse nel 2020 relativamente al banking?
La nostra realtà, ancora non eccessivamente articolata ma in costante crescita, è riuscita ad affrontare la situazione emergenziale legata alla pandemia di Covid-19 grazie alle collaudate metodologie di lavoro improntate su logiche di efficienza e di responsabilizzazione che ci hanno permesso di implementare un’efficace politica di smart working, e di inserire ad aprile 2020, senza nessuna frizione, il nuovo partner Roberto Nigro con il suo team di professionisti.
A livello normativo, i settori del banking e del fintech, presidiati dalla studio, sono stati oggetto di importanti novità legislative. In particolare, il Decreto Liquidità di aprile ha consentito di superare il requisito della forma scritta per i contratti bancari e finanziari conclusi durante il periodo di emergenza, consentendone la formalizzazione mediante scambio di e-mail, accompagnate da copia del documento di identità; il successivo Decreto Semplificazioni, intervenendo sulla normativa antiriciclaggio, ha introdotto significative agevolazioni in materia di adeguata verifica a distanza. Sul versante dei pagamenti, il d.lgs. 36/2020 di maggio ha di fatto allineato il contesto normativo domestico alla Direttiva PSD2 nonché al regolamento comunitario 751/2015 relativo alle commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento basate su carta.
Da ultimo, l’anno si è chiuso con la pubblicazione delle informative da parte della Banca d’Italia volte a disciplinare ordinatamente la gestione della Brexit con particolare riferimento ai clienti italiani di intermediari aventi sede nel Regno Unito.

Quali saranno a suo avviso le prossime evoluzioni in ottica 2021 rispetto al diritto bancario e finanziario?
Sulla scia del 2020, anche il 2021 vedrà l’ascesa di nuovi approcci e soluzioni improntati alla ricerca della migliore efficienza produttiva e alla profitability. Il 2021 si caratterizzerà per una ulteriore espansione della finanza digitale e conseguente implementazione degli strumenti di finanza alternativa e sostenibile. In tale contesto si inseriscono i servizi di crowdfunding per le imprese e l’intenzione di promuovere una innovazione responsabile e sostenibile per lo sviluppo del fintech, rafforzando al contempo i requisiti minimi di tutela degli utenti. Di grande rilievo sarà certamente anche il connubio tra la normativa sui servizi di pagamento e quella in materia di protezione dei dati personali. Il 2021 sarà anche anno di evoluzioni per gli intermediari esistenti, con la revisione dei requisiti dei propri esponenti aziendali, e per banche ed operatori bancari, con il recepimento degli orientamenti EBA in materia di outsourcing.

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