Osborne Clarke con un team guidato dal partner Marco Lanzani, coadiuvato dall’associate Giulia Leardi ha assistito vittoriosamente Club Med innanzi al Tribunale di Termini Imerese, contro la UILTUCS SICILIA.
Lo scorso 24 maggio i sindacati, e in particolare UILTUCS Sicilia, hanno promosso un’azione ex art. 28 dello Statuto dei Lavoratori contro Club Med, che è stata respinta dal Giudice del Lavoro di Termini Imerese.
[auth href=”https://www.lefonti.legal/registrazione/” text=”Per leggere l’intero articolo devi essere un utente registrato.
Clicca qui per registrarti gratis adesso o esegui il login per continuare.”]UILTUCS Sicilia, nello specifico, lamentava gli estremi di una condotta antisindacale della società, che si sarebbe rifiutata di dar corso ad un accordo sottoscritto con il sindacato nel 2005; alla riapertura del villaggio di Cefalù, il 4 giugno scorso (dopo una chiusura durata 13 anni) Club Med non ha riassunto alcuni dei lavoratori – in tutto 43 risorse – che avevano prestato la propria opera presso quel villaggio nel 2005 e che, invece, sostenevano di averne diritto in base al citato accordo. Il Tribunale ha però ritenuto non sussistere alcun comportamento antisindacale posto in essere da Club Med e ha anzi stabilito che l’accordo del 2005 era anche stato disdettato dalla società nel 2010.
Il ricorso, che è un procedimento speciale caratterizzato dall’urgenza, ha spinto Club Med a chiedere ai legali di Osborne Clarke di organizzare e scrivere una difesa in pochissimi giorni, per evitare l’azione del sindacato potesse pregiudicare, in previsione della riapertura del villaggio, gravissimi danni economici a Club Med e alle centinaia di dipendenti neoassunti.
Nonostante l’esito del giudizio e l’assenza di obblighi verso gli ex dipendenti, Club Med intende, ad ogni modo, dare seguito agli impegni assunti nelle scorse settimane con la Regione Sicilia, favorendo, per quanto possibile il reinserimento di coloro che risultino in possesso dei requisiti professionali in linea con gli standard qualitativi del resort. Lo scorso 13 aprile, infatti, in occasione di un incontro presso la Regione, la società si era impegnata a esaminare i curricula inviati dalla UILTUCS, ai fini di un possibile reinserimento presso il villaggio di Cefalù o a trasmettere i nominativi dei candidati alle società cui sono state esternalizzate alcune attività alberghiere.
Clicca qui per registrarti gratis adesso o esegui il login per continuare.”]UILTUCS Sicilia, nello specifico, lamentava gli estremi di una condotta antisindacale della società, che si sarebbe rifiutata di dar corso ad un accordo sottoscritto con il sindacato nel 2005; alla riapertura del villaggio di Cefalù, il 4 giugno scorso (dopo una chiusura durata 13 anni) Club Med non ha riassunto alcuni dei lavoratori – in tutto 43 risorse – che avevano prestato la propria opera presso quel villaggio nel 2005 e che, invece, sostenevano di averne diritto in base al citato accordo. Il Tribunale ha però ritenuto non sussistere alcun comportamento antisindacale posto in essere da Club Med e ha anzi stabilito che l’accordo del 2005 era anche stato disdettato dalla società nel 2010.
Il ricorso, che è un procedimento speciale caratterizzato dall’urgenza, ha spinto Club Med a chiedere ai legali di Osborne Clarke di organizzare e scrivere una difesa in pochissimi giorni, per evitare l’azione del sindacato potesse pregiudicare, in previsione della riapertura del villaggio, gravissimi danni economici a Club Med e alle centinaia di dipendenti neoassunti.
Nonostante l’esito del giudizio e l’assenza di obblighi verso gli ex dipendenti, Club Med intende, ad ogni modo, dare seguito agli impegni assunti nelle scorse settimane con la Regione Sicilia, favorendo, per quanto possibile il reinserimento di coloro che risultino in possesso dei requisiti professionali in linea con gli standard qualitativi del resort. Lo scorso 13 aprile, infatti, in occasione di un incontro presso la Regione, la società si era impegnata a esaminare i curricula inviati dalla UILTUCS, ai fini di un possibile reinserimento presso il villaggio di Cefalù o a trasmettere i nominativi dei candidati alle società cui sono state esternalizzate alcune attività alberghiere.
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