Una rete di avvocati che aspirano a nuovi orizzonti professionali e si pongono come obiettivo l’equilibrio tra l’autonomia lavorativa e la qualità della vita. Il progetto si chiama Paoletti Law Accelerator, è un programma di lavoro e per entrarvi a far parte bisogna superare una rigida selezione. A raccontarne prerogative e obiettivi è il suo fondatore, Thomas Paoletti, che opera da 14 anni a Dubai, dove è diventato presidente dell’Italian Business Council di Dubai ed Emirati del Nord.
Ci può illustrare un progetto di particolare rilevanza seguito nel corso del 2021?
Il Covid-19 ha trasformato radicalmente l’approccio al lavoro, coinvolgendo anche la professione forense: di fronte a una trasformazione di questo calibro, è necessario farsi trovare pronti. Per questo, negli ultimi mesi ho focalizzato le mie energie soprattutto sul Paoletti Law Accelerator, un innovativo programma di pratica forense multidisciplinare.
Dopo 14 anni qui a Dubai, dove sono diventato anche presidente dell’Italian Business Council di Dubai ed Emirati del Nord, ho deciso di creare una rete di colleghi meritevoli che aspirano a nuovi orizzonti professionali e perseguono l’equilibrio tra l’autonomia lavorativa e la qualità di vita.
Il Paoletti Law Accelerator non è un software, non si compra. Il candidato – tipicamente un avvocato che esercita da 5-10 anni – viene sottoposto a una rigida selezione che tiene conto di fattori psico-attitudinali, professionali e umani, e della capacità di lavorare in gruppo. A questo punto può entrare nel programma di lavoro, con il supporto di programmi di gestione, tool di ultima generazione e continui aggiornamenti formativi. Tutto questo all’interno di una struttura agile e priva di gerarchie. Il suo operato sarà poi periodicamente valutato in base alla qualità delle prestazioni e dei benefici (non solo economici) che ha ricevuto e trasmesso allo studio.
Il business model è caratterizzato dall’interazione sinergica delle diverse specializzazioni forensi. Il cliente ha la garanzia di ricevere assistenza dal legale la cui professionalità meglio si adegua al caso, e la community si assicura che il cliente rimanga all’interno della stessa. Va da sé che, più la community cresce, più le opportunità di lavoro aumentano per tutti i professionisti che ne fanno parte.
Che obiettivi si pone il Paoletti Law Accelerator?
Il Paoletti Law Accelerator si pone come interprete della nostra professione da una prospettiva diversa e innovativa. Riesce a restituire al professionista quell’autonomia e quell’indipendenza che non sono previste negli studi tradizionali, dove bisogna seguire le direttive del titolare. Al tempo stesso, fornisce comunque al professionista tutti gli strumenti per svolgere la professione e, soprattutto, la possibilità di affacciarsi su un ambito ampio come quello internazionale.
Chi entra nella nostra struttura ha immediatamente accesso alle nostre sedi estere di Abu Dhabi, Dubai e Shanghai e al network internazionale di cui facciamo parte. Ci capita anche di seguire questioni in Italia, quando i colleghi di altri Paesi chiedono il nostro intervento. Questo, in breve, è il contesto in cui si pone Paoletti Law Accelerator.
Quali le prospettive di crescita nel 2022 per il mercato EAU?
Sicuramente per i professionisti italiani che entrano nel nostro mercato ci sono opportunità di fare business in maniera più allargata, tanto negli Emirati quanto in Italia. Negli Emirati perché si possono appoggiare alle strutture che abbiamo nel territorio, favorendo così le opportunità di investimento da parte delle aziende italiane interessate al mercato emiratino. Ma anche viceversa, perché ci sarà la possibilità di lavorare nei settori individuati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza lanciato dal governo di Mario Draghi, trovando così opportunità di investimento per le aziende emiratine intenzionate a entrare nel mercato italiano. Il Pil italiano è in netta ripresa (sta raggiungendo una crescita del 6%) e il 2022 sarà sicuramente un anno positivo. Sarà un’ottima occasione anche per via di Expo2020 Dubai. Lì, anche in base all’agenda degli eventi organizzati dal padiglione italiano, ci sarà la possibilità di partecipare a incontri B2B proprio in quei settori in cui le aziende italiane in questo momento hanno voglia di manifestare il più possibile la loro capacità imprenditoriale.