Claudio Guccione, Maria Ferrante (partner) e Adriano Cavina (of counsel) hanno assistito con successo G.C.F. Generale Costruzioni Ferroviarie S.p.A. nel giudizio innanzi al TAR Lazio avente per oggetto la gara indetta da RFI – Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. per l’affidamento della “progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori di elettrificazione a 3kVcc della linea ferroviaria Foggia – Potenza nella tratta Rocchetta – Potenza …”, dal valore di quasi quaranta milioni di euro.
La seconda classificata Alstom Ferroviaria S.p.A. aveva infatti impugnato l’aggiudicazione dell’appalto disposta in favore del Raggruppamento Temporaneo di Imprese con G.C.F. nella veste di mandataria, denunziando una serie di presunte illegittimità nell’assegnazione dei punteggi tecnici operata dalla Commissione di Gara in favore della proposta progettuale dell’aggiudicataria.
In piena adesione alle tesi difensive dei legali di G.C.F., il TAR Lazio (sentenza n. 544/2021) ha invece rigettato integralmente il ricorso, confermando dunque la piena correttezza dell’operato della commissione di gara e la bontà del progetto offerto dal RTI G.C.F.
La decisione merita di essere segnalata non solo per il rilevante valore economico della commessa e la sua importanza strategica (trattandosi dell’affidamento della progettazione e dei lavori di elettrificazione una importante tratta ferroviaria del Sud Italia, che, come noto, ha particolare necessità di investimenti infrastrutturali), ma anche per le articolate motivazioni con cui il TAR si è pronunziato in ordine alla infondatezza delle contestazioni, che riguardavano il già di per sé complesso tema della censurabilità in giudizio delle valutazioni sulle offerte tecniche espresse dalle commissioni di gara nell’ambito di procedure ad evidenza pubblica.