A distanza di sei anni, oggi 28 gennaio, presso lo spazio milanese di Brera.Hub in via dell’Annunciata 21 – Milano, Trevisan & Cuonzo ha presentato un bilancio dell’attività del progetto 4Innovation attraverso alcune case history esemplificative.
Il progetto 4Innovation è nato nel novembre del 2013. Da allora lo Studio Trevisan & Cuonzo, fondato da Luca Trevisan e Gabriele Cuonzo, attraverso questo specifico progetto affianca le newco sin dalle prime fasi e fornisce loro varie attività tra cui consulenza in termini di mentoring, registrazione di marchi, introduzione nel prezioso network dello studio e attività consulenziali varie più personalizzate.
“4Innovation è un cluster realizzato per le StartUp che si affacciano sul mercato, un progetto che vaglia l’idoneità delle idee, delle motivazioni e la serietà di chi intraprende questo cammino” – spiega l’avvocato Sasha Picciolo – “È stato detto che le StartUp si trovano in una fase transitoria e che il loro naturale percorso di crescita prevede che debbano fare molti tentativi per trovare la formula giusta. Le tre realtà presenti all’evento si trovano oggi in tre momenti diversi di questo percorso e ci racconteranno i passi fatti e quelli che intendono fare per realizzare l’ambizione di ogni StartUpper: diventare una grande impresa”.
In questi anni di attività le aziende innovative, PMI e startup professionali entrate in contatto con lo Studio sono 110, di queste circa 80 hanno usufruito dei servizi di 4Innovation e circa il 10% sono decollate. Le tre realtà presenti all’evento sono un perfetto esempio di assistenza fornita a startup durante le diverse farsi di crescita: BackToWork dopo la fusione con Equivest, è entrata nell’orbita di interesse di Intesa Sanpaolo che, nel 2019, ha investito nel nuovo business; WAMI (acronimo di Water with a Mission) è una realtà che, grazie ai proventi della sua attività, contribuisce alla realizzazione di punti acqua in Africa nello spirito del dare e ricevere. Nibol, invece, facilita il lavoro degli smart workers con una APP che individua i luoghi in cui appoggiarsi per poter lavorare da freelance.
4Innovation raccoglie storie di imprenditoria che contemplano anche fondi di investimento esteri e italiani, un portale di equity crowdfunding, business angel e multinazionali. Cinque tra le aziende supportate nel corso di questi anni sono cresciute e sono oggi delle PMI. “Vedere la varietà delle attività che nascono e l’approccio con cui i giovani entrano nel mondo del business è molto stimolante.” – continua l’Avvocato Cuonzo – “Ciò che il nostro Studio riceve in cambio della sua consulenza non è un valore in termini di fatturato, ma un osservatorio prezioso del mondo che cambia, nelle idee, nelle dinamiche e nella visione che ci proietta al futuro.”
Un progetto quindi che ha riscosso successo stimolando una riflessione coraggiosa che ha portato alla creazione, partendo dal sud Italia, di uno spin-off specificatamente dedicato al settore dell’agribusiness. Infatti, lo scorso ottobre a Bari è stato presentato 4AgriInnovation che gode anche del supporto strategico della sede pugliese dello Studio di cui è responsabile l’Avvocato Vincenzo Acquafredda.
“4Agrinnovation ha riscosso grande successo perché i temi legati all’innovazione, specialmente quella digitale applicata al settore dell’agribusiness, sono di estrema attualità.” – afferma l’Avvocato Acquafredda – “E’ forte la consapevolezza che anche il settore agricolo abbia ormai urgente bisogno di implementare al suo interno processi produttivi all’avanguardia per riuscire a fronteggiare le sfide del prossimo futuro: il climate change, l’aumento atteso della popolazione mondiale e la tutela della biodiversità”.
A soli tre mesi dal lancio del progetto 4Agrinnovation lo Studio ha iniziato a collaborare con un’importante realtà produttiva agroalimentare italiana in un progetto di c.d internet of farming, volto alla realizzazione di una filiera chiusa, tracciata con blockchain per la produzione di pasta a base di mais. Nell’ambito dell’innovazione varietale, invece, vi è l’impegno in diversi progetti che annoverano anche la partecipazione di alcune Università volte alla valorizzazione di nuove varietà vegetali nate da interessanti progetti di breeding varietale completamente Made in Italy.