Ristuccia Tufarelli & Partners, con un team composto dai partner Luca Tufarelli, Mario Di Carlo, dal senior associate Giuseppe Lo Monaco e dall’associate Giulia Fabrizi, ha assistito Plurima SpA, società italiana che si occupa da oltre 20 anni di archiviazione, gestione documentale e logistica, in un contenzioso amministrativo per un appalto RAI.
In particolare, il contenzioso verteva sulla legittimità dell’aggiudicazione della gara, con un importo a base d’asta di oltre 7 milioni di euro, per l’affidamento – tramite stipula di un Accordo Quadro – del servizio di gestione documentale della corrispondenza e del ciclo passivo per la dematerializzazione dei documenti della RAI.
Il raggruppamento temporaneo di imprese classificatosi in seconda posizione nella gara d’appalto aveva impugnato, chiedendo l’annullamento previa sospensione dell’efficacia, il provvedimento di aggiudicazione della gara a Plurima sviluppando plurimi motivi di ricorso.
Il TAR, con ordinanza cautelare dello scorso settembre 2019, respingeva la domanda cautelare motivando diffusamente l’insussistenza del fumus boni iuris del gravame.
Con la sentenza del 22 settembre 2020, il TAR – accogliendo le difese di Plurima e della Stazione Appaltante – ha respinto tutte le censure del ricorrente focalizzate principalmente sul giudizio di verifica dell’anomalia dell’offerta condotto dall’amministrazione in sede di gara.
Il TAR ha concluso giudicando congrua e remunerativa l’offerta di Plurima, affermando che il complesso delle analitiche e minuziose giustificazioni espresse nelle analisi giustificative prodotte in gara dell’impresa controinteressata e già rivenienti, peraltro, esternazione nella stessa corposa offerta tecnica, non lasciano trasparire profili di manifesta illogicità, irragionevolezza, travisamento o errori di fatto.