Associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, è questa l’ipotesi di reato nella maxi inchiesta sulla Autorità Portuale di Napoli
Associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, è questa l’ipotesi di reato ipotizzata dal PM partenopeo Henry John Woodcock nella maxi inchiesta sulla Autorità Portuale di Napoli, che dopo mesi di indagine con intercettazione telefoniche e ambientali ha portato agli arresti domiciliari gli imprenditori Pasquale Loffredo, Alfredo Staffetta, Pasquale Ferrara, Giovanni Esposito e Pasquale Gambati. Arresti domiciliari anche per il dirigente dell’Ufficio Manutenzioni dell’Autorità di Sistema Portuale, l’ingegner Gianluca Esposito – assistito dallo studio Tdmplex con i partner Lelio della Pietra e Mario Mele – mentre il GIP De Bellis ha disposto un anno di interdizione dai pubblici uffici per il Segretario Generale dell’Autorità Portuale dr Emilio Squillante.