È Allen&Overy lo studio legale che ha fatto più affari nel 2019.
La firm anglosassone, specializzata nel mercato dei capitali, ha infatti concluso le maggiori operazioni dell’anno, posizionandosi al primo posto del ranking elaborato dal Centro Studi Le Fonti Legal occupando oltre il 14 per cento del mercato legale. La classifica dei primi 10 studi legali in Italia, realizzata sulla base di una selezione di oltre 100 operazioni chiuse nel corso dell’anno e ponderate per valore, innovatività e complessità delle tecniche legali utilizzate, vede sul podio anche BonelliErede e Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners.
Studi legali
Allen&Overy si è classificato al primo posto del ranking Le Fonti Legal avendo seguito le più importanti emissioni obbligazionarie di banche o multinazionali. Per citarne alcune, il bond Tim da 1,25 miliardi di euro (prestito obbligazionario senior unseured), i covered bond da 1 miliardo di Intesa San Paolo, il primo bond documentato ai sensi del programma Emtn Unicredit (1 miliardo di euro), il nuovo green bond di Enel (1 miliardo). BonelliErede, invece, ha seguito le maggiori operazioni nell’ambito m&a, tra cui l’ingresso di Salini Impregilo nel capitale di Astaldi, l’acquisizione del ramo energy di Hitachi da parte di Seingim, l’acquisizione di Delverde da parte del gruppo Newlat.
Da segnalare, inoltre, la consulenza a Banca Ifis nell’ambito dell’emissione del programma Emtn da 5 miliardi di euro. Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partner, tra le principali operazioni dell’anno, ha assistito Hitachi nell’ambito del lancio dell’Opa sulle azioni di Ansaldo Sts, la cordata formata da Credito Fondiario ed Elliott che con Banco Bpm ha ceduto la cifra record di 7,8 miliardi di euro di Npl’s per la creazione di una piattaforma di servicing ad hoc. Tra gli studi in crescita, rispetto allo scorso anno, troviamo Legance (dalla settima alla quarta posizione), Gattai Minoli Agostinelli & Partners (dalla 12esima alla quinta), Chiomenti (dall’ottava alla sesta) e Orrick (dalla 13esima alla settima). In calo Latham&Watkins e Clifford Chance, mentre entra in top ten Linklaters.
I settori legali e le operazioni
Per quanto riguarda i settori legali, secondo l’analisi effettuata del Centro Studi Le Fonti Legal, i deal più importanti sono stati siglati nel corporate m&a, che occupa circa il 25% del mercato, seguito dal banking&finance (20% circa, la metà rispetto al 43% del 2018) e dal capital markets (16%).
Da segnalare, rispetto allo scorso anno, l’ascesa del settore energy, passato da circa il 6% sul totale del business legale dell’anno, al 9% di quest’anno. In crescita anche real estate (dal 2,6 al 7%) e contenzioso (dal 3,9 al 7,3%). Tra le operazioni più importanti, oltre a quelle già citate, troviamo una serie di ristrutturazioni importanti, come la rinegoziazione del debito di Metro 5, da 500 milioni di euro, la riorganizzazione di Calvin Klein in Italia, la ristrutturazione di Roberto Cavalli e di Atac. Nell’ambito energy, oltre ai bond come quello di Enel Finance International da 1,5 miliardi di euro o il programma Emtn da 11 miliardi di Snam, troviamo il portafoglio fotovoltaico di Tages Helios da quasi 540 milioni di euro. Nel labour, infine, da segnalare il contenzioso instaurato da 639 lavoratori nei confronti di Sirti, assistita da Grimaldi studio legale, i profili giuslavoristici e sindacali legati alla cessione delle stazioni Esso (Toffoletto De Luca Tamajo), la vendita della maggioranza di Trussardi, con il relativo avvicendamento del top management della società (seguito da BonelliErede), il progetto Roland Berger per attrarre 20 consulenti strategici (Uniolex).