Un punto di riferimento nel mercato degli NPL. È uno degli obiettivi che si pone Ozim sta, società tra professionisti nata nel 2019. A illustrare l’attività di Ozim, i principali progetti seguiti nel 2021 e gli obiettivi per il 2022 è Roberto Calabresi, socio fondatore.
Di cosa si occupa Ozim?
Ozim nasce con l’ambizione di diventare un punto di riferimento nel mercato degli NPL. Il nostro obiettivo, sin dall’inizio, è stato quello di creare una struttura capace di offrire i servizi di un vero master legal servicer, un centro di coordinamento unico delle attività giudiziarie di recupero del credito. Siamo soddisfatti dei risultati, perché con 40 avvocati interni e oltre 300 collaboratori sul territorio, garantiamo coerenza ed efficienza delle iniziative giudiziarie, consentendo ai loan manager di focalizzarsi sul raggiungimento del business plan. Siamo comunque consapevoli che questo non può bastare.
In che senso?
Inutile nascondersi: il rapporto tradizionale tra il legale incaricato del recupero giudiziale e il servicer è improntato alla ripetitività dell’attività giuridica a fronte di tariffe minime. Siamo stati parte di rapporti di questo tipo. Ma dobbiamo riconoscerne la debolezza: questo è un sistema pensato per i grandi numeri, ma con limiti evidenti, il primo dei quali è la non condivisione dello scopo finale, che è il raggiungimento degli obiettivi di recupero. Ozim propone un rapporto diverso, in cui non ci sono incentivi per attività inutili del legale, ma stimoli per creare efficienze come la tariffazione fissa annuale per pratica e bonus sui tempi e sui risultati del recupero.
Per gestione della pratica intende unicamente il recupero giudiziale del credito?
Certamente no. Il settore NPL è talmente vasto che abbiamo dovuto necessariamente adeguare le nostre competenze alle esigenze specifiche delle varie attività, articolandole in gruppi di professionisti specializzati.
Per esempio?
Il campo di attività tradizionale del master legal è il recupero giudiziario del credito. La gestione di alcune posizioni, per valore o natura del credito, richiede competenze peculiari. Non solo: il recupero oggi passa – e riteniamo lo farà sempre di più in futuro – dalla valorizzazione dei crediti e delle garanzie sottostanti. Di qui il ricorso frequente a Reoco e a tecniche di c.d. “vivacizzazione” delle aste, cui il legale incaricato del recupero non può essere estraneo. Inoltre, c’è il tema della gestione degli indennizzi per violazione delle garanzie contrattuali. Sono tutti temi collegati, per quanto diversi. Ozim offre una soluzione che integra queste esigenze, coordinandole.
Sul tema indennizzi, ci può illustrare un progetto seguito recentemente?
Ozim ha gestito 15.000 richieste di indennizzo, relative a diversi contratti di cartolarizzazione. Abbiamo assistito sia le parti passive che quelle attive della domanda, nella fase stragiudiziale e nel contenzioso ordinario o arbitrale. La gestione ha richiesto – e richiede – coerenza di analisi e strumenti elettronici per il controllo dei dati. Abbiamo sviluppato un software apposito, Amon, che ci consente di aggiornare e gestire le informazioni, oltre a permetterne la condivisione in tempo reale con il cliente. I riferimenti statistici che si possono ricavare dalle nostre analisi offrono spunti interessanti per chiunque operi nel settore.
Quali sono gli obiettivi per il 2022?
Aspiriamo ad essere riconosciuti per quello che possiamo offrire e per la volontà di partecipare a progetti ambiziosi, come partner affidabile. Il resto viene di conseguenza. Non abbiamo mai avuto precisi obiettivi economici per anno solare: questo non è il nostro principale interesse. L’intenzione è migliorare la gestione dei progetti nei quali siamo già coinvolti e stringere rapporti con i nostri clienti. Pensiamo che questa sia la strada per crescere bene. È chiaro che siamo aperti ad altro: altri rapporti, nuovi progetti. Tuttavia, la priorità resta l’investimento su quello che abbiamo già e soprattutto sui professionisti che fanno parte della nostra squadra. Siamo presenti a Milano, Roma e Firenze. Non escludiamo l’apertura di nuovi uffici, ma teniamo soprattutto ad offrire a chi lavora con noi opportunità di crescita.